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Dall’8 al 13 novembre 2010 la città di Lemesos, Cipro, ospiterà la Terza Conferenza Internazionale Euromed 2010 che affronta il tema della cultura digitale legata ai Beni Culturali.

L’obiettivo principale della manifestazione è quello di illustrare i programmi in corso, organizzati da enti pubblici o da fondazioni private al fine di promuovere un approccio comune ai compiti di registrazione, documentazione, tutela e gestione patrimonio culturale mondiale. La conferenza si propone come piattaforma di comunicazione e di cooperazione tra le diverse discipline coinvolte nel settore dei Beni Culturali, per favorire una condivisione a livello internazionale degli obiettivi raggiunti e delle sfide per il futuro.

Homepage della Conferenza.

Contributi alla giornata di studio Design & Humanities, il ruolo delle discipline del progetto e delle discipline umanistiche nella didattica.

Programma della giornata:

Avvio dei lavori

• Alberto Seassaro • Raffaella Trocchianesi • Paolo Volonté

Relazioni e interazioni

Per una “terza cultura” nella didattica del progetto: il design come “fenomeno sociale totale” di repertori culturali _ Eleonora Lupo

Esplorazioni d’arte. Strumenti per la formazione del designer _ Luca Guerrini

History & Humanities. Un contributo alla creatività del designer _ Cristina Tonelli

• La storia dell’arte tra memoria e progetto _ Pietro Marani

Visualizzazioni e narrazioni

Scienze, scienze umane e scienze esatte _ Marco Maiocchi

Humanities nella pratica progettuale: esperienze didattiche e professionali _ Giovanna Vitale

Design e racconto: per un’epistemologia della  visione _ Francesca Piredda

Il mondo narrativo come strumento di generazione di scenari innovativi per il design _ Angela De Marco, Davide Pinardi

Sub specie imaginis: nota sulla natura e la funzione del Disegno, fra Design e Humanities _ Luigi Cocchiarella

Fenomenologia e ibridazioni

La semiotica del progetto: il senso delle cose e il senso del progettare _ Salvatore Zingale

Per un’antropologia del design _ Eleonora Fiorani

• Design per l’innovazione sociale e la sostenibilità _ Ezio Manzini

Il futuro e’ nelle discipline trasversali: ergonomia olistica e design for all _ Luigi Bandini Buti, Avril Accolla

La cultura del progetto nell’epoca della globalizzazione _ Andrea Branzi

Dibattito e conclusioni

• Le discipline del progetto e le discipline umanistiche tra design e metadesign

Giornata di studio intorno al ruolo delle discipline del progetto e delle discipline umanistiche nella didattica.
Giornata di studio promossa dall’Unità di Ricerca e Didattica DeCH.
A cura di : Alberto Seassaro, Raffaella Trocchianesi e Paolo Volontè.
Segreteria scientifica: Alessandra Spagnoli
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PRIN 2010-2011
Il design del patrimonio culturale fra storia memoria e conoscenza.
L’immateriale, il virtuale, l’interattivo come materia di progetto nel tempo della crisi.
L’8 aprile 2010 si sono avviati ufficialmente i lavori del tavolo di ricerca PRIN 2010-2011 in presenza di tutti gli esponenti accademici delle 4 sedi Universitarie coinvolte. Il progetto di ricerca prevede una serie di attività di ricerca teorica e sperimentazione pratica sui temi della cultura come momento paradigmatico di produzione sostenibile in tempo di crisi: la ricerca e la sperimentazione di design per interconnettere i temi dell’immaterialità e della materialità con le dinamiche di produzione di nuova conoscenza e valore.

Download PRIN_position paper

 

Call papers: Giornate studio su “Design & Humanities”
In continuità con la Conferenza di produzione tenutasi l’11-12 giugno dello scorso anno, l’Unità di Ricerca e Didattica DeCH_Design for Cultural Heritage e la Facoltà del Design del Politecnico di Milano promuovono due giornate di studio intitolate “Design & Humanities” e destinate ad approfondire il ruolo delle discipline umanistiche e sociali nell’odierna pratica di progettazione e di insegnamento della cultura del progetto.
Le giornate di studio avranno luogo indicativamente a fine maggio 2010 presso il Campus Bovisa.

Download call for paper

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Il sistema design italia per la valorizzazione dei beni culturali
Il volume a cura di Eleonora Lupo e Marina Parente raccoglie gli esiti e gli sviluppi successivi della ricerca “d.Cult: il design per la valorizzazione dei beni culturali. Strategie, strumenti e metodologie di progetto”, cofinanziata dal MIUR nel biennio 2004/06, che ha rappresentato l’avvio di una riflessione tra le sedi di Genova, Milano (Politecnico e Univ. Statale), Torino, Roma, Napoli e Palermo sul rapporto tra design e patrimoni culturali. Oltre al quadro complessivo di sintesi, contenuto nel volume cartaceo, nel DVD allegato è raccolta un’ampia documentazione di approfondimento, con una varietà di contributi che spaziano dal mondo del progetto di design, alle discipline storiche, alle competenze tecnologiche e manageriali, alla psicologia cognitiva e sociale.

Master in Lighting Design-Design e tecnologie della luce
Il Master universitario, che si terrà presso il Laboratorio Luce & Colore del Politecnico di Milano, si pone come obiettivo la formazione di figure professionali in grado di seguire l’iter progettuale e produttivo della illuminazione. In particolare è previsto il “Project work: l’illuminazione per i beni culturali” (40 ore – 5 cfu) sulla Progettazione dell’illuminazione nei musei. Direttore: A.Seassaro, Co-direttore: M.Rossi

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Congresso Nazionale AICA 2009, “Un nuovo “made in Italy” per lo sviluppo del Paese. ICT per la valorizzazione dei beni e delle attività culturali”
PAPER–Il museo come “organismo sensibile”. Tecnologie, linguaggi, fruizione verso una trasformazione design-oriented.
Davide Spallazzo, Alessandra Spagnoli, Raffaella Trocchianesi–Dipartimento INDACO – Politecnico di Milano
Il museo si trasforma. Il tempio delle arti diventa organismo sensibile che modifica il rapporto visitatore-opera d’arte introducendo nuovi paradigmi di interazione e fruizione. Le tecnologie digitali giocano un ruolo determinante nella trasformazione, generando nuovi linguaggi e sperimentazioni che moltiplicano i livelli di racconto dell’opera d’arte, introducono nuove dimensioni temporali e nuovi paradigmi allestitivi. Il paper analizza le trasformazioni in atto, fornendo una panoramica su esperienze nazionali ed internazionali che si servono della potenzialità tecnologiche in modo innovativo, definendo allo spazio, al tempo, ai contenuti e al gioco generando quattro paradigmi di fruizione; dall’altro si analizza il rapporto visitatore-museo attraverso tre approcci che definiscono altrettanti modelli di interazione. Si suggeriscono infine possibili scenari di fruizione ed interazione visitatore-museo, in cui le tecnologie digitali giocano il ruolo di strumenti abilitanti e di fattori di cambiamento.
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